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Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia

Il Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia è un pomodoro rosso dalla polpa soda e poco acquosa, perfetto per il consumo invernale, e che può essere anche congelato.

Il Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia (Lycopersicon lycopersicun) è un pomodoro rosso dalla polpa soda, perfetto per il consumo invernale. Il nome trae origine appunto da Barano, comune della bellissima Ischia, isola campana dove questo pomodoro viene conservato per l'inverno raccolto in grappoli intrecciati ad un ramo di ginestra o legati con lo spago, e poi appesi al soffitto. Questo grande grappolo di pomodori viene chiamato piennolo, che significa appunto pendolo, in quanto pendente.

In quest'articolo troverete varie foto di quest'oro rosso, scattate quasi tutte tra la fine di ottobre e i primi di novembre, a testimonianza della datura e resistenza di questa pianta.

Descrizione

Il pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia ha la buccia spessa e la polpa molto soda e poco acquosa. La forma di questo pomodoro è leggermente allungata ed il diametro è di circa 4 cm.

Il Piennolo di Barano d'Ischia non va confuso con il piennolo del Vesuvio, essendo una pianta diversa: questo pomodoro è più grande, e arriva a pesare anche 48 grammi, anche se in media i pomodori pesano sui 41 grammi.

La pianta è a crescita indeterminata e, se seminata ad aprile, resta sana e vigorosa fino novembre inoltrato.

Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia 2

Semina

Come tutti gli altri pomodori, la semina è raccomandata verso aprile, quando le temperature iniziano a salire, o in alternativa a febbraio/marzo ma in serra o comunque in ambiente più caldo ,ma soleggiato. La luce è importantissima per i nuovi germogli, talvolta erroneamente si seminano e si lasciano i vassoi dietro una finestra, pensando che ci sia abbastanza sole, invece le piante ne risentono e iniziano a filare. Voi accorgerete che le piante stanno filando perché avranno degli steli lunghissimi, esili, ricurvi.

Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia

Trapianto

Il trapianto è consigliato verso maggio, salvo casi particolari in cui la temperativa esterna dovesse essere ancora troppo bassa. In quest'ultimo caso sarà meglio attendere i primi di giugno.

Esposizione

Come tutte le piante di pomodori, anche il Piennolo di Barano d'Ischia brama il sole ed un clima caldo.

Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia 3

Coltivazione

Come abbiamo detto, la pianta è a crescita indeterminata, è quindi consigliabile eliminare i nuovi getti ascellari che periodicamente si svilupperanno lungo il fusto della pianta, per evitare che diventi troppo folta. E' anche necessario sorreggerla legandola alle canne: a fine stagione la pianta raggiunge i 2 metri circa di altezza.

Il Piennolo di Barano d'Ischia necessita di innaffiature moderate, inoltre non tollera i ristagni idrici.

Raccolta

Il Piennolo di Barano d'Ischia si conserva a lungo, e questo consente di trattarlo come pomodoro da serbo, ossia un pomodoro da consumare fuori stagione, nel periodo invernale. E' possibile raccogliere i pomodori sia quando sono ancora verdi che quando sono maturi e rossi. Se raccolti verdi, possono essere messi in un cestino in ambiente fresco, per poi consumarli man mano che maturano. In alternativa, possono essere usati nella realizzazione di piennoli, come da tradizione ischitana.

Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia 1

Consumo

Oltre alla realizzazione dei classici piennoli, grossi grappoli di pomodorini formati da più grappoli legati insieme. Questa tecnica consente di conservate i pomodori, appesi a travi o comunque al soffitto, durante i primi mesi più freddi e si consumeranno, via via, i pomodori giunti a maturazione, che saranno belli, rossi, morbidi, saporiti e freschi.

Il Piennolo di Barano d'Ischia può essere anche congelato, intero o tagliato a metà o anche a quarti. D'estate, da fresco, è ottimo anche grigliato perché non si disidrata e resta intatto fino a fine cottura.

Raccolta dei semi

Per la raccolta dei semi consiglio di prendere i semi dei pomodori più bassi, molto maturi e da piante sane. Generalmente preferisco anche raccogliere i semi dalle piante a fine stagione, scegliendoli così dalle piante più forti e belle.

Una volta raccolti, posso essere lasciati fermentate o in alternativa, possono essere sciacquati, preferibilmente in un colino (i semi che galleggiano nell'acqua e i semi neri andranno eliminati), per poi stenderli direttamente stesi su fogli di carta forno e lasciati seccare.

Una volta secchi (occorrerà un giorno) consiglio di metterli in un sacchetto di tulle, per poi lasciarli seccare ancora per un paio di settimane. Solo quando saranno assolutamente ben secchi di potranno conservare in bustine di plastica o barattoli, al riparo dall'umidità e da fonti di calore.

Pomodoro Piennolo di Barano d'Ischia 4

Scambio semi

Se siete interessati a scambiare semi, ho raccolto dei semi in più per lo scambio.

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